PURPOSE OF REVIEW: There is a broad consensus that policies to create healthier food environments are needed to address obesity. However, previous reviews of the relationships between the healthiness of food environments and diet/obesity-related outcomes have typically reported either mixed associations or none at all. This paper aimed to synthesise measurement and interpretation issues in this field, based on findings from previous reviews.
RECENT FINDINGS: Key issues, drawn from 14 previous reviews in the last decade, included: (1) the use of measures of the food environments that are too narrow in scope; (2) inadequate measures of the way in which people are exposed to, and interact with, food environments; and (3) large heterogeneity in tools and methods used. To evaluate the impact of food environments on diet and health, composite measures of the healthiness of food environments, informed by actual usage patterns, need to be developed and consistently applied.
OBJECTIVES: To systematically examine the evidence of harms and benefits relating to time spent on screens for children and young people's (CYP) health and well-being, to inform policy.
METHODS: Systematic review of reviews undertaken to answer the question 'What is the evidence for health and well-being effects of screentime in children and adolescents (CYP)?' Electronic databases were searched for systematic reviews in February 2018. Eligible reviews reported associations between time on screens (screentime; any type) and any health/well-being outcome in CYP. Quality of reviews was assessed and strength of evidence across reviews evaluated.
RESULTS: 13 reviews were identified (1 high quality, 9 medium and 3 low quality). 6 addressed body composition; 3 diet/energy intake; 7 mental health; 4 cardiovascular risk; 4 for fitness; 3 for sleep; 1 pain; 1 asthma. We found moderately strong evidence for associations between screentime and greater obesity/adiposity and higher depressive symptoms; moderate evidence for an association between screentime and higher energy intake, less healthy diet quality and poorer quality of life. There was weak evidence for associations of screentime with behaviour problems, anxiety, hyperactivity and inattention, poorer self-esteem, poorer well-being and poorer psychosocial health, metabolic syndrome, poorer cardiorespiratory fitness, poorer cognitive development and lower educational attainments and poor sleep outcomes. There was no or insufficient evidence for an association of screentime with eating disorders or suicidal ideation, individual cardiovascular risk factors, asthma prevalence or pain. Evidence for threshold effects was weak. We found weak evidence that small amounts of daily screen use is not harmful and may have some benefits.
CONCLUSIONS: There is evidence that higher levels of screentime is associated with a variety of health harms for CYP, with evidence strongest for adiposity, unhealthy diet, depressive symptoms and quality of life. Evidence to guide policy on safe CYP screentime exposure is limited.
PROSPERO REGISTRATION NUMBER: CRD42018089483.
BackgroundThe letteratura sui determinanti del comportamento alimentare tra i giovani è ampia e poco maneggevole. Abbiamo condotto una revisione ombrello o recensione-di-recensioni di presentare una panoramica completa delle conoscenze attuali.MethodsTherefore, abbiamo incluso revisioni sistematiche individuate in quattro database (cioè PubMed, PsycINFO, The Cochrane Library e Web of Science), che riassume determinanti del bambino osservabile e comportamenti alimentari degli adolescenti. L'estrazione dei dati incluso una sentenza della importanza dei determinanti, la forza delle prove e la valutazione della qualità metodologica delle recensioni ammissibili.ResultsIn totale, 17 recensioni sono stati considerati ammissibili. Mentre determinanti socio-cognitivi sono stati affrontati più intensamente verso la fine del 20 ° secolo, determinanti ambientali (in particolare sociali e fisiche dell'ambiente) sono stati studiati più ampiamente negli ultimi dieci anni, rappresentando così un paradigma shift.With riguarda determinanti ambientali, risultati misti sono stati segnalati. Comportamento sedentario e l'intenzione sono risultati determinanti significativi di una vasta gamma di comportamenti alimentari a maggior parte delle recensioni con prove suggestive limitata a causa del disegno degli studi trasversali. Altri fattori determinanti potenziali, come automatismo, l'autoregolamentazione e la norma soggettiva sono stati studiati in relativamente pochi studi, ma i risultati sono promettenti.ConclusionThe moltitudine di studi condotti sulle potenziali determinanti del comportamento alimentare fornisce prove molto convincenti dell'importanza di alcuni determinanti (cioè abbastanza alcune variabili erano significativamente correlati al comportamento alimentare). Tuttavia, a causa dei progetti di ricerca deboli, spesso utilizzate in studi coperti le recensioni disponibili, le prove per i veri determinanti è suggestiva al meglio.
OBIETTIVO: 1) Per sintetizzare l'evidenza osservativa corrente per l'associazione tra comportamento e sulla salute dei risultati sedentari utilizzando le informazioni da revisioni sistematiche. 2) Per valutare la qualità metodologica delle revisioni sistematiche presenti.
METODOLOGIA / RISULTATI PRINCIPALI: Medline; Excerpta Medica (EMBASE); PsycINFO; e Web of Science sono stati perquisiti per le recensioni pubblicate fino al settembre del 2013. Altre pubblicazioni sono state fornite dai membri sedentario Behaviour Research Network. La qualità metodologica delle revisioni sistematiche è stata valutata utilizzando criteri standard raccomandati da AMSTAR. Per ogni revisione, uso improprio del linguaggio causale nella descrizione dei loro risultati principali / conclusione è stata valutata. Complessivamente, 1.044 titoli di revisione sono state identificate, 144 sono stati letti nella loro interezza, e 27 sono stati inclusi. Sulla base delle revisioni sistematiche con la migliore qualità metodologica, abbiamo trovato nei bambini e negli adolescenti, una forte evidenza di una relazione tra il tempo trascorso in comportamento sedentario e l'obesità. Inoltre, moderata evidenza è stata osservata per la pressione sanguigna e il colesterolo totale, l'autostima, problemi di comportamento sociale, la forma fisica e il rendimento scolastico. Negli adulti, abbiamo trovato una forte evidenza di una relazione tra il comportamento sedentario e mortalità, malattie cardiovascolari fatali e non-fatali, diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica. Inoltre, vi sono prove moderato per i tassi di incidenza di ovaie, del colon e tumori dell'endometrio.
CONCLUSIONI: Questa panoramica sulla base delle migliori disponibili recensioni sistematica, dimostra che il comportamento sedentario può essere un importante determinante della salute, indipendentemente dalla attività fisica. Tuttavia, il rapporto è complessa perché dipende dal tipo di comportamento sedentario e la fascia di età studiata. Il rapporto tra comportamento sedentario e molti risultati di salute rimane incerto; quindi, ulteriori studi sono garantiti.
There is a broad consensus that policies to create healthier food environments are needed to address obesity. However, previous reviews of the relationships between the healthiness of food environments and diet/obesity-related outcomes have typically reported either mixed associations or none at all. This paper aimed to synthesise measurement and interpretation issues in this field, based on findings from previous reviews.
RECENT FINDINGS:
Key issues, drawn from 14 previous reviews in the last decade, included: (1) the use of measures of the food environments that are too narrow in scope; (2) inadequate measures of the way in which people are exposed to, and interact with, food environments; and (3) large heterogeneity in tools and methods used. To evaluate the impact of food environments on diet and health, composite measures of the healthiness of food environments, informed by actual usage patterns, need to be developed and consistently applied.
